Next Generation: Internet e Diritti Digitali. Evento Internet Festival 7.10.2017

Next Generation: Internet e Diritti Digitali” è il titolo dell’evento di Internet Festival 7.10.2017 a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme a Relatori di eccellenza come Vittorio Bugli, Laura Castellani, Nicola Landucci, il Prof. UniPI Vincenzo Gervasi, coordinati dal moderatore Michele D’Alena. In una sala gremita di operatori del settore e di tanti studenti molto partecipativi e intellettualmente vivaci, sono stati affrontati i temi del diritto di accesso di ultima generazione (banda larga e ultralarga); della formazione alle abilità digitali di base e di livello; dell’educazione civica digitale; degli open data e del relativo riutilizzo; del rapporto impari tra cittadino digitale e Colossi del Web; della perdita di sovranità territoriale degli Stati di fronte allo strapotere delle grandi piattaforme. E’ stato inevitabile trattare anche l’argomento del cyberbullismo e della consapevolezza nell’uso degli strumenti digitali stante la nutrita presenza di giovani in sala. In una prospettiva di prossimo futuro sono state toccate le questioni del rapporto uomo-intelligenza artificiale e uomo-macchina: è giusto assegnare a un’Intelligenza artificiale il compito di assumere decisioni al posto della persona? Esiste il pericolo che i robot sostituiscano le persone? Cosa dire poi del Data Mining applicato ai data center liberati dalle Pubbliche Amministrazioni: sarà un’operazione foriera di discriminazioni sociali? La tecnologia in sè non è nè buona nè cattiva, dipende dall’utilizzo che ne viene fatto. Il ruolo dello Stato e della Pubblica Amministrazione è di garantire l’effettività sostanziale della cittadinanza digitale affinchè le disparità create dai monopolisti delle tecnologie vengano riequilibrate dalle politiche sociali. L’Assessore regionale Bugli ha concluso che per garantire questi diritti occorre un approccio trasversale tra pubblico e privati affinchè le questioni stringenti del digitale vengano discusse e pensate da una comunità multidisciplinare e multistakeholders guidata dalle tendenze e dalle preoccupazioni dei giovani. Sono i giovani – secondo Bugli – i primi a rivolgersi alle nuove tecnologie per attuare nuovi metodi di studio, per cercare nuovi tipi di lavoro, per vivere il proprio quotidiano. In quanto istintivamente esperti dell’Internet, i giovani dovrebbero essere il centro propulsore di questa comunità pensante sulle nuove sfide del digitale. E come dargli torto??????…………..